Storie di Successo - Gianmarco Arletti: da Bologna al Massimo Livello del Basket Collegiale NCAA

Gli States
Gianmarco Arletti, guardia italiana militante nel basket NCAA, non può che nascere e crescere a Bologna, il tempio della pallacanestro italiana.
Trascorre le giovanili fra Salus Pallacanestro Bologna e Virtus, prima di iniziare, a soli 16 anni, il suo viaggio internazionale: nel 2017 parte per il New Jersey, sulla costa est degli Stati Uniti, dove completa il quarto e quinto anno delle scuole superiori alla Holy Cross Preparatory Academy.
Due anni in America gli danno la visibilità necessaria per essere reclutato dalle Fighting Blue Hens, letteralmente le “Combattenti Galline Blu,” la squadra della University of Delaware.
Gianmarco diventa di fatto uno studente atleta del basketball di NCAA Division I, un campionato talmente popolare da fare concorrenza alla tanto rinomata NBA in termini di views.
“Il basket qui mi ha insegnato che nonostante sia scuola contro scuola, è comunque un livello alto”, dice Gianmarco. “Loro lo prendono molto seriamente”.

Lo Studente Atleta
Classe 2001, Gianmarco sfiora i 200 cm di altezza.
A Delaware è un sophomore, ovvero uno studente al secondo anno, e sta focalizzando i suoi studi in International Relations. Questo semestre sta seguendo corsi principalmente in accounting, marketing, statistica oltre a informatica e sociologia.
Con le sue Blue Hens Gianmarco gioca le partite casalinghe al Bob Carpenter Center, un palazzetto da oltre 5,000 posti che nel game day, Covid permettendo, si riempie di studenti in blu e oro che hanno una voglia matta di manifestare l’attaccamento alla propria scuola.
“Le strutture sono cose che in Italia e in Europa non abbiamo per questo livello,” ammette Gianmarco.
Ispirandosi a Paul George, l’ala dei Los Angeles Clippers e un sette volte NBA All Star, Gianmarco ha trovato nel basket collegiale un ambiente che lo spinge a migliorarsi giornalmente grazie a una cultura del lavoro e del miglioramento senza eguali.
“Qui c’è un mindset legato proprio allo sviluppo dei giocatori”, dice Gianmarco, che afferma di complementare l’allenamento di squadra con due o tre lavori settimanali col proprio assistant coach. “C’è maggior enfasi sul lavoro individuale.”
Looking at the Future
Gianmarco, che con gli States ha un legame particolare, trascorrerà questo Natale (che tra l’altro è anche il giorno del suo compleanno) dalla sua famiglia americana nel New Jersey.
Dopo essere stato quattro anni lontano dal suo Paese di nascita, Gianmarco non è sicuramente un nostalgico. Anzi, nel proprio futuro post-college si vede girare il mondo con il basket.
“Mi vedo ovunque dove possa giocare a pallacanestro”, dice Gianmarco.
Ripensando all’inizio di questo viaggio che gli sta cambiando la vita, Gianmarco non ha dubbi: prenderebbe la sua valigia e si imbarcherebbe nuovamente per il volo solo andata verso gli States.
“Un’esperienza molto, molto positiva”, continua. “Tornassi indietro la rifarei sicuramente al cento per cento”.
